Il Castello di Belgioioso, celebre dimora viscontea costruita nel XIV secolo in provincia di Pavia, ospita LA PORTA DEL TEMPO, mostra personale dedicata a FAUSTO DE NISCO.
Nelle oltre quaranta opere esposte (anche di grandi dimensioni), oltre ad alcuni esempi rilevanti degli anni ottanta e novanta, è possibile affrontare compiutamente gli ultimi quindici anni di ricerca del maestro emiliano, in cui le forme sempre metamorfiche si fondono in un flusso cromatico mai domo e in una luce segreta. Fausto De Nisco (classe 1951) è tra quegli artisti contemporanei che hanno ritrovato meticolosamente l’alta qualità della pittura, per costruire un nuovo sguardo in grado si svelare per la prima volta ciò che appariva quotidiano e persino banale.
Quella di De Nisco è, infatti, una ricerca che non si ferma alle apparenze delle cose, anzi consuma quelle apparenze per coglierne i nessi che le legano a tutte le altre. “Ogni cosa s’intesse con tutto” come già sosteneva Goethe nel Faust, rilevando la radicale interconnessione della realtà. De Nisco è convinto della potente dinamicità delle relazioni e con la sua pittura si cala, creandolo, in un mondo in cui ciò che riconosciamo è istantaneamente già qualcosa di diverso.
Un corpo allora non ha uno sfondo ma è già quello stesso sfondo e si apre come uno spazio fatto di luce e colore, che si raccolgono in un segno quasi subito smaterializzato nel flusso incessante che tutto racconta. Eppure c’è ancora un corpo, di cui non sapremmo dire molto di più. E c’è uno sfondo che è più e meno di un paesaggio che mai riconosceremo. E anche lo spazio ci spinge a oltrepassarlo (a oltrepassarci), si apre come un luogo senza fine, azzurro persino, ma non è un cielo oppure non lo è già più. I colori, i segni, la luce, sono l’essenza di quella natura dinamica, che mai si arresta eppure è immobile davanti e dentro di noi: è il presente di cui siamo l’incarnazione che si coglie mentre sfugge, è il tempo.
Ogni opera di De Nisco può davvero essere definita come una PORTA DEL TEMPO, in cui possiamo accedere a quell’illusione, forse non del tutto folle, che in noi permanga qualcosa d’immutato nel nostro perpetuo divenire.
È per questa sua natura temporale che la pittura di De Nisco ha anche una forte sensibilità musicale, in cui i ritmi sono talvolta incalzanti e talvolta si raccolgono in un intimo e potente lirismo. Chiude la mostra una selezione di opere su carta, soprattutto collage, in cui è possibile seguire il percorso creativo dell’artista, spesso basato sull’accumulazione di appunti visivi (raccolti anche a distanza di molti anni) poi assemblati in ampie composizioni.
Nota Biografica
Fausto De Nisco nasce a Sassuolo (Modena) nel 1951.
Nel 1964, a tredici anni, si iscrive all’Istituto d’arte Venturi di Modena e si diploma a sedici anni con il massimo dei voti in pittura.
Dal 1967 frequenta il corso di scultura di Umberto Mastroianni all’Accademia di Belle Arti di Bologna.
Nel 1985 entra a far parte del movimento “Transmanierismo” teorizzato da Giorgio Celli e Flavio Caroli. Espone ad Arco a Madrid e all’ICAF di Londra. Nel 1986 è alla mostra “Libertà d’immagine”, nel 1987 alla mostra “La costruzione del senso” e a “Dialogo sulla superficie” a Modena. Del 1989 è la sua partecipazione all’evento “Esperimento ininterrotto della pittura” presso il Mercato del Sale a Milano.
Nel 1990 è una personale alla Galleria Rotta di Genova. La Galleria La Loggia di Bologna ospita una lunga serie di mostre personali. Del 2005 è il volume “Fausto de Nisco. Dipinti 1985-2005” in occasione di una serie di mostre personali, al Cassero Medievale di Prato, alla Galleria Roberto Rotta di Genova, alla Galleria Paolo Nanni di Bologna e alla PoliArt Contemporary di Milano. Nel 2008 è la personale “Divenire visibile” alla GAM Galleria d’Arte Moderna di Cesena. Nel 2009 i suoi lavori vengono presentati a “Villa delle Rose” a Bologna. Del 2013 è la personale a Palazzo Ducale di Pavullo. Del 2016 è l’antologica “Fausto De Nisco. Inutile Bellezza” a Palazzo dei Principi di Correggio. Nel 2017 è la mostra “Fausto De Nisco. Modus operandi” alla Galleria Comunale d’Arte di Sassuolo. Sempre nel 2017 è invitato alla mostra “90 artisti per una bandiera” a Palazzo Casotti di Reggio Emilia. Nel 2020, alla presenza delle autorità cittadine, vengono inaugurate a Marsiglia (in Francia) le opere monumentali “Cosmogonia in blu” e “Cosmogonia in rosso”, commissionate a De Nisco per due nuovi complessi residenziali. Nel 2021, in occasione del settantesimo compleanno del maestro, è la mostra dedicata al recente ciclo dei “Quadri barbari”, a Palazzo Libera di Villa Lagarina.
Il Castello di Belgioioso
Fu probabilmente fondato da Galeazzo II nella seconda metà del secolo XIV in un’estesa proprietà dei Visconti nel territorio ove in seguito sorse il paese di Belgioioso.
Il nome “Zoioso” fu forse attribuito al castello per l’amenità del luogo e per la felicità che un tempo doveva recare il soggiorno in quella terra.
Il Castello di Belgioioso è oggi un prezioso monumento di grande valore storico- artistico, da tramandare alle generazioni future, ma anche un efficace motore per lo sviluppo socio-economico e culturale del territorio.
ORARIO
da lunedì a venerdì: dalle ore 14/18 – mattina su appuntamento
sabato e domenica: dalle ore 10,30 alle 12,30 – 15,00 alle 17,30
Ingresso: 5 €
CATALOGO
Fausto De Nisco, La porta del tempo, a cura di Sara Bastianini e Leonardo Conti, PoliArt e Eclipse Arte Edizioni 2023
INFO
Castello di Belgioioso, via Dante Alighieri 3, Belgioioso (Pavia)
0382.969250
info@belgioioso.it
www.belgioioso.it