Fino all’8 marzo si terrà alla Fondazione Carispezia la mostra “Intimate Audrey”, un’esposizione-biografia su Audrey Hepburn creata dal figlio Sean Hepburn Ferrer per celebrare i 90 anni dalla nascita dell’attrice, icona di stile ed eleganza, considerata una delle figure femminili più leggendarie del cinema di tutti i tempi.
Dopo Bruxelles e Amsterdam, la mostra arriva per la prima volta anche in Italia, alla Spezia, in un allestimento pensato ad hoc per gli spazi espositivi della Fondazione, e offrirà l’occasione di scoprire una versione inedita di Audrey Hepburn, centrata sul lato umano e privato della donna dietro la star.
Tra foto (tra cui molte inedite), ricordi personali, scritti, disegni e oggetti, la mostra è divisa in diverse sezioni che ripercorrono alcuni dei momenti più importanti della vita dell’attrice: l’infanzia a Bruxelles con la famiglia d’origine, i successivi trasferimenti a Londra, negli Stati Uniti, in Italia, il matrimonio in Svizzera con Mel Ferrer e la nascita del figlio Sean, gli amici, fino agli anni in cui si è dedicata con un impegno smisurato alla filantropia, che le è valso l’Oscar umanitario.
La mostra comprende anche spezzoni dei suoi film più famosi e video-interviste dell’attrice.
Il tutto raccontato “dietro le quinte”, attraverso gli occhi del figlio Sean, e puntando l’attenzione su una Audrey Hepburn quotidiana, donna e madre, non solo la stella di Hollywood che tutti conoscono.
LE SEZIONI DELLA MOSTRA
L’ingresso
La struttura a forma di tunnel che accoglie il visitatore è stata pensata come un luogo di transizione dal mondo esterno al mondo dell’icona, così come la conosciamo, per portarci verso quello che si nasconde dietro lo schermo. Il profumo si mescola alla coinvolgente colonna sonora della sua voce, ripresa in alcuni momenti iconici della sua vita.
L’albero genealogico
Questo capitolo mostra una ricca collezione di fotografie dei suoi antenati olandesi, i suoi genitori – Ella Van Heemstra e Anthony Hepburn Ruston – e sottolinea le sue origini fiamminghe.
Nata
e cresciuta in una cultura fiamminga
Fotografie e disegni della sua prima infanzia a Bruxelles e della sua crescita nei Paesi Bassi, popolano questa sezione, insieme alle fotografie dei primi spettacoli e balletti, prima che si spostasse a Londra, alla fine della Seconda Guerra Mondiale. Dagli anni innocenti del Belgio, fino alla vita difficile in Olanda durante gli anni della guerra, che la segnarono profondamente nel cuore e rimasero indelebili nei suoi ricordi, forgiando il suo spirito e rendendolo sensibile verso le persone e le questioni del mondo.
Da Londra a New York
In questa sezione si inizia a vedere la giovane ballerina e la futura attrice che sbocciano tra- sformandosi in un’elegante giovane donna. Sono esposte anche alcune delle sue ballerine, divenute ormai un’icona.
La Notte degli Oscar
La notte degli Oscar per Vacanze Romane: l’emozione della premiazione, altri premi vinti nella sua carriera, la celebre Vespa e alcune delle locandine dei suoi film più famosi. Audrey è una delle 15 persone nel corso della storia ad aver guadagnato l’acronimo EGOT (Emmy, Grammy, Oscar e Tony Awards).
Un matrimonio svizzero
Alla fine del 1953 Audrey si trasferisce a Bürgenstock, in Svizzera, dove vivrà per i successivi 10 anni. Lì sposa l’attore, ballerino, scrittore, regista e produttore Melchior Gaston Ferrer nel settembre del 1954. Le foto del matrimonio, il suo abito da sposa, le fedi nuziali, uno scorcio della sua quotidianità a Villa Bethania, e la sua semplicità riempiono questa gioiosa sezione.
Audrey e Mel
Nel corso della loro relazione, durata 17 anni, hanno sempre cercato di non lavorare nello stesso momento in modo da non essere mai troppo lontani l’una dall’altro. La loro vita quotidiana trascorre tra le diverse produzioni cinematografiche, spostandosi da un luogo all’altro. Svariate immagini della coppia illustrano questa sezione molto personale, che rappresenta uno dei periodi più felici della sua vita.
Sean
Nel luglio del 1960 nasce suo figlio Sean. Fotografie della gravidanza, della nascita, del battesimo e dei suoi primi anni a Bürgenstock fino al 1963, illustrano questa sezione.
Gli Amici
Questa importante sezione ci porta a conoscere da vicino i suoi amici attraverso le fotografie e un video memorabile che raccoglie le loro testimonianze.
La Paisible
La Paisible, nella piccola frazione di Tolochenaz, nel cantone di Vaud, in Svizzera, è stata la sua casa per 30 anni (1963-1993). Qui si ritirò dalle produzioni cinematografiche e dalla sua carriera di attrice. Fu anche il luogo in cui si dedicò con slancio alla sua seconda e ultima carriera come ambasciatrice umanitaria per i bambini. Qui si scopre la sua casa, il suo amato giardino fiorito e i ricchi mazzi di fiori, il suo frutteto e le sontuose marmellate fatte in casa, i suoi amici – gli alberi. In questa casa scrisse centinaia di pagine di discorsi come ambasciatrice umanitaria. Alcune di queste pagine sono esposte in originale.
Il Capitolo finale
Gli ultimi 5 anni della sua vita sono quelli che ha descritto come la sua carriera più importante: quella di ambasciatrice dell’UNICEF. Le missioni raccontate direttamente dalla sua voce in un video, colorano questa sezione finale, profondamente toccante. Il suo secondo premio Oscar – l’Oscar umanitario Jean Hersholt – che ha ricevuto postumo, chiude questo capitolo.
sede
Fondazione Carispezia
La Spezia, Via D. Chiodo 36
a cura di
Sean Hepburn Ferrer
Giovanni Cerea, Chiara Dall’Olio, Silvia Papadakis
promossa da
Fondazione Carispezia
orari di apertura
dal lunedì al giovedì 15.30-19.30 | venerdì, sabato e domenica10.30-13.00 e 15.30-19.30
biglietto
ingresso libero
informazioni
Fondazione Carispezia – via Domenico Chiodo 36, La Spezia
tel. 0187 258617 – feis@fondazionecarispezia.it
www.fondazionecarispezia.it