Dal 2 giugno al 2 luglio si terrà, alla Torre del Castello dei Vescovi a Castelnuovo Magra, la mostra “Omaggio a Praga, sulle tracce di Utz” di Mario Dondero.
In esposizione alcuni degli scatti in bianco e nero che Mario Dondero fece nel 2008 a Praga nel suo viaggio – omaggio alla scoperta dei luoghi raccontati nell’ultimo libro di Bruce Chatwin, “Utz”.
Il romanzo si ispira all’incontro che nel 1967 lo scrittore ebbe, come esperto d’arte di Sotheby’s, a Praga con Rudolph Just, un collezionista di porcellane. Nel 2008 Mario Dondero ha deciso di seguire le tracce del protagonista, il barone Kaspar Utz, collezionista di porcellane, e di partire alla volta della capitale ceca. L’ha percorsa con la sua macchina fotografica, ha catturato volti, gesti, architetture, per restituirne un ritratto schietto e coinvolgente. Ne ha svelato l’anima passando in rassegna gli echi e i bagliori della sua civiltà, ieri schiacciati dalle sopraffazioni politiche, etniche e religiose, oggi dal mercimonio della globalizzazione.
Un viaggio nel tempo capace di coniugare, con il suo sguardo colto e intelligente, luoghi letterari, memoria e attualità. Le foto hanno lo stile scarno ed essenziale che da sempre contraddistingue Mario Dondero, un modo di vedere la fotografia che lo ha portato a prediligere quel mondo che il potere ignora, a ricercare sempre l’umanità, dando volto agli umili e agli intellettuali, a essere testimone degli sconvolgimenti politico-sociali degli ultimi sessant’anni della storia mondiale.
Ritorno a Praga, nel ricordo di una lontana primavera e sulle labili tracce di un uomo che a Praga ha vissuto e che Bruce Chatwin ha brillantemente saputo narrare. Quando si visita un paese si è sempre sulle tracce di qualcuno o di qualcosa, questa volta avevo la vaga missione di inseguire un fantasma: il Signor Utz, creatura letteraria di Bruce Chatwin ispirata da un incontro reale con un cittadino praghese che aveva vissuto l’angoscia estrema di un tempo difficile. Colpita da un troppo grande successo turistico, Praga, come altre splendide città, cerca di non farsi travolgere dalle tentazioni consumistiche. Lontano dai luoghi sacrificati a questa nuova invasione, la città mantiene vive le sue brillanti tradizioni civili e la sua poetica anima.
Mario Dondero
La mostra è curata dall’Associazione Culturale Chatwin e da Maurizio Garofalo, photo editor e art director, l’allestimento, dallo Studio Xlab architecture di Ilaria Attuoni e Roberto Ariu.

Mario Dondero di origini genovesi, è una delle più originali figure del fotogiornalismo contemporaneo. Ha segnato il secolo scorso con le sue foto. Ha cominciato come giornalista scrivente all’inizio degli anni Cinquanta, poi è passato a fotografare per alcuni tra i più importanti quotidiani italiani. Legato da sempre a gruppi di intellettuali, inizialmente a Milano, al gruppo del Bar Giamaica, in seguito a Parigi, dove si è trasferito nel 1954, e infine a Roma, dove negli anni Sessanta frequentava personaggi come Pasolini, Moravia o Dacia Maraini. Nel 1955 si sposta a Parigi dove collabora con “L’Espresso”, “L’Illustrazione Italiana”, “Le Monde”, “Le Nouvel Observateur”, “Daily Herald”. Frequenta e ritrae scrittori e intellettuali francesi (Roland Topor, Claude Mauriac, Daniel Pennac, Yashar Kemal). Nel 1959 la sua foto con Beccate e tutto il gruppo degli scrittori Nouveau Roman scattata a Parigi fa il giro del mondo e da allora è rimasto il fotografo che ha immortalato la letteratura. In Italia ha collaborato a lungo con “Vie Nuove”, “Tempo illustrato”, “L’Europeo”, “L’Espresso”, “Epoca” sia all’epoca in cui la rivista era diretta da Enzo Biagi sia in quello più recente in cui fu diretta da Carlo Rognoni. Dalla loro nascita ha iniziato a pubblicare sul quotidiano “il Manifesto” e sul settimanale “Diario” di Enrico Deaglio. Negli anni Sessanta ha realizzato alcune “fotostorie” per la TV dei ragazzi e alcuni corti per “l’Antenna Cinematografica” del PCI Unitelefilm. Appassionato di radiofonia ha collaborato con la sezione italiana della Bbc e ha condotto con Emanuele Giordana alcune trasmissioni per Radio3 (Rai) dedicate alla storia del fotogiornalismo (2012-2013). Ha esposto le sue fotografie in moltissime occasioni e in tantissime città italiane e straniere. Noto per il suo impegno civile e sociale, ha documentato in Afghanistan il lavoro delle équipe mediche di Emergency, di cui è un attivo sostenitore. Ha realizzato un inserto fotografico sul disastro della motonave Elisabetta Montanari per il libro Il costo della vita. Storia di una tragedia operaia di Angelo Ferracuti, pubblicato da Einaudi nel 2013 (ISBN 9788806211059). Nel 2008 riceve il Premio Chatwin – Camminando per il mondo . Era Camallo Onorario della Compagnia unica dei portuali genovesi, ferroviere onorario e Socio Onorario dell’Accademia di Brera. Negli ultimi anni di vita ha vissuto a Fermo.

Giorni di apertura:
2 giugno dalle 10.00 alle 12.30 e dalle 15.00 alle 19.00
Sabato e Domenica dalle 10.00 alle 12.30 e dalle 15.00 alle 19.00
Prezzi:
intero 5 €
ridotto 3€

Per informazioni
tel 0187/693832-837
turismo@comune.castelnuovomagra.sp.it
Torre dei Vescovi di Luni, Piazza Querciola, Castelnuovo Magra (SP)

Per scaricare il comunicato stampa cliccare qui: Comunicato stampa